Qualcuno ha apprezzato il racconto del mulo e del contadino e allora, come si dice, mulo che vince non si cambia. Sì, qualcosa del genere. Insomma, ci riprovo.
Questa l’ho raccontata qualche tempo fa a una persona con la quale lavoravo e che prima di andare via. Di solito intorno alle quattro. Veniva a salutarmi ridacchiando del fatto che io mi fermassi in ufficio fino a tardi e lui, invece, che aveva un ruolo ben diverso dal mio, se ne andava tranquillamente a casa a spaparanzarsi sul divano…

Beh, un giorno gli raccontai la storia dell’asino e del maiale.

– Che brutta faccia! – Disse il maiale all’asino che era appena rientrato nella stalla dopo un’altra giornata durissima. – Cosa hai fatto oggi?
– Oggi abbiamo trasportato la legna che servirà per questo inverno – rispose il somaro.
– Cavolo! Interessante! – Ridacchiò il maiale rotolandosi distrattamente nel fango della stalla affianco. – Io invece, oggi ho dormito tutto il giorno e mi hanno servito pure tre pasti!
– Io mangerò la mia solita razione di fieno e poi schiaccerò un pisolino. – Rispose il somarello tenendo gli occhi bassi.
– Perbacco, che bella vita che fai! Hai lavorato come come un mulo (non è una battuta. Il maiale disse proprio così) e mangi anche una sola volta al giorno!
– Beh, in fondo mi basta. – Rispose il ciuco.
– Che tristezza che mi fai compare asino! Ti spezzano la schiena, di danno da mangiare un piffero e tu sei pure contento!
– Non ho detto che sono contento. Ma sono grato e convivo serenamente con il fatto di essere nato asino…
– Io invece sono felicissimo di essere nato maiale. – Rispose grugnendo il suino. – Nessuno controlla quello che faccio, non ho rotture di scatole, il padrone viene ogni tanto a grattarmi la testa e mangio pure come un porco!
– È vero, compare maiale – rispose timidamente il somarello, alzando appena lo sguardo – però c’è una cosa che tu non hai considerato…
– E cosa sarebbe questa cosa? – Sbottò incuriosito il porcello.
– Una cosa semplice – rispose l’asino. – Solo un piccolo particolare…
– Sono tutt’orecchi compare somaro. Dimmi tutto…
– Vedi amico mio…È vero che io mangio poco e mi spacco pure la schiena. Però… tu non sei quello dell’anno scorso…

Di Salvatore Viola

Scrivo per professione e scrivo per piacere, ma scrivo anche perché ho la tremenda necessità di farlo. Il mio lavoro? Faccio tante cose, ma sono prima di tutto un padre e cerco di esserlo nel migliore dei modi possibili, ovvero provandoci senza sosta.

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